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Esaurito
La diffusione crescente del web, le sue caratteristiche di fruizione, le modalità di condivisione di testi e immagini hanno consentito la formazione di una sorta di ‘cosmo libidinale’ mediato tecnologicamente, che dà spazio a preferenze iperspecifiche: sexblog, sexcam, pornocomunità, indieporn. Oggi è l’hard a fornire l’immaginario, i topoi, le derive, gli eccessi a cui molti generi letterari e cinematografici paiono non voler rinunciare. Cultura, politiche di costruzione identitaria, economia si trovano congiunte in un orizzonte comunicativo e affettivo strutturato sui contenuti e sulle modalità discorsive del porno:pornscape, In questo paesaggio erotico digitalizzato le persone strutturano, distruggono o, semplicemente, ridefiniscono la loro relazione con il corpo, con il piacere, con l’altro. Nella società in rete nessuno si può collocare esternamente rispetto alla discorsività sul sesso; siamo tutti pornographised cyborgs. Il netporn pare allora essere il luogo obbligato per chi voglia comprendere le dinamiche che intrecciano corpo sessuato, cultura e sguardo. Snodo focale tra gli interessi delle grandi case di produzione, le trasformazioni culturali, quelle tecnologiche e i desideri dei singoli, esso informa (e deforma) l’immaginario erotico, spinge i soggetti alla feticizzazione estrema del visibile.