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La storia dello strip-tease ha origini antiche e s’intreccia con altre forme di spettacolo, per dare vita a espressioni ibride e stimolanti. Perché occuparsene? Quella dello strip-tease è una storia di evoluzione del costume, audacia, ironia, follia, censura, libertà e repressione. È storia del corpo femminile, del suo essere strumento di gioco, piacere, seduzione, teatralità, svilimento, sopraffazione o rivendicata autonomia. Il ricco di Francesca Mazzucato viene a colmare un vuoto, andando a scovare tracce, notizie e immagini di esibizioni teatrali che hanno divertito il pubblico in Italia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Ma è anche una storia che rende onore ad attrici, pin-up e performer per troppo tempo considerate di serie B, in realtà grandissime icone di stile e glamour. A partire dalle divine pioniere Bettie Page, Mae West e Gypsy Rose Lee, vere regine di fascino e irriverenza. Un excursus ricco di dettagli, aneddoti e storie, con un capitolo dedicato a quanto vi sia in comune fra il “new burlesque” e lo spogliarello fine a se stesso eseguito davanti a una webcam per appagare sguardi maschili. Oggi parlare di strip-tease come forma d’arte risulta complesso ma possibile, a giudicare dalle testimonianze raccolte nell’appendice di interviste a donne che hanno scelto lo strip come espressione di creatività, fra cui Medea, modella di fotografi indie-porn, la cosplay Francesca Dani e Didì, love performer erotica italiana nota sul web. Prefazione di Franco Trentalance.