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Bellissimo libro-strenna, di grande formato e pieno di illustrazioni. L’immagine della donna come simbolo del potere, come strumento di piacere, come oggetto del desiderio, come feticcio erotico. Immagini vissute come ossessione onirica, se non addirittura come estasi dei sensi. Da autentico cultore della figura femminile, l’Autore s’è trasformato in un meticoloso distillatore di emozioni, in un infaticabile indagatore di corpi e profumi, e adesso ci regala il privilegio di accedere alla sua segretissima collezione privata, di seguirlo in un affascinate viaggio nell’evoluzione della figura femminile, così come lo testimoniano le pagine della stampa periodica italiana lungo due decadi centrali e irripetibili, perché attraversate da cambiamenti radicali nella società e nel costume del nostro Paese: gli anni Sessanta e i Settanta. E così, sfogliando le copertine di riviste, settimanali e mensili, Roberto Baldazzini ha selezionato gli sguardi e i corpi che sono stati i suoi personali feticci nel ventennio che va dal 1960 al 1979, arrivando a cogliere due punti estremi: da un lato la seduttività sorridente, rassicurante delle irraggiungibili dive filo-hollywoodiane degli “ingenui” anni Sessanta, dall’altro la dimensione casalinga di quell’immaginario porno-erotico oramai alla portata di tutti, presenti in ogni casa, che irruppe nelle nostre vite sul finire degli anni Settanta e che il messaggio televisivo non ha mai cessato di alimentare.