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L’ULTIMO BAR A SINISTRA raccolta di racconti noir di Ligera Edizioni Ventidue autori, ventuno racconti, una poesia, duecento pagine, quattro chilometri, da Piazzale Loreto alla Tangenziale Est. Questi i numeri dell’antologia L’Ultimo bar a sinistra di Ligera Edizioni. Ma dietro ai numeri c’è molto altro, c’è via Padova, la sua gente, le sue storie. La location è quella ideale per dei racconti noir, via Padova, con le sue luci, le sue ombre e le sue penombre. L’idea di una raccolta, a cui tutti potessero partecipare, autori con pubblicazioni alle spalle o esordienti, nasce per festeggiare i cinque anni dello Spazio Ligera e il primo anno di Ligera Edizioni. Più che una antologia è venuto fuori un romanzo corale, via Padova non accetta le solitudini, in via Padova si condivide tutto, anche la disperazione. Ventidue fermate ideali della 56 che da Piazzale Loreto portano alla Tangenziale Est, ventidue fotografie di via Padova, alcune nitide, altre sfocate dove si vedono, o meglio si intravvedono, tutte le sfumature della via più multietnica d’Italia. Non tramonta mai il sole in via Padova. Dalla prefazione di Matteo Speroni (…) Perciò, credo che questi racconti possano essere definiti “romantici” in senso classico, come pulsavano di romanticismo le avventure demoniache di Charles Baudelaire nella sua Parigi ottocentesca. Chi s’immerge in queste storie diventa “di via Padova”, condotto da cineprese crude nelle crepe di una delle zone più aspre e affascinanti di Milano, elettrizzato dalle visioni suscitate negli autori dalle scintille di una strada dove il terrifico della metropoli si dissolve nel silenzio metafisico delle montagne che si ergono là in fondo, lontano, alla fine della via. Dopo avere letto venti racconti scritti dal “popolo di via Padova”, solletica la mente il pensiero che ogni persona incrociata lungo questa strada, sul marciapiede, in una bottega, sul ballatoio, al bar, potrebbe essere un narratore folle, proprio come te.