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Esaurito
Uno sparuto gruppo di persone se ne va allegramente in giro in auto per una gita. Poi accade qualcosa. Un incidente al veicolo o una segnalazione sbagliata. E i protagonisti si ritrovano costretti ad abbandonare la strada principale. Alla ricerca di riparo e soccorso, non troveranno altro che violenza e follia, distribuite con generosità da una comunità più o meno ristretta di autoctoni arretrati e reazionari. Quante volte abbiamo visto un film con un assunto simile? Ma a che sottogenere appartengono film come Non aprite quella porta, Le colline hanno gli occhi, Un tranquillo week-end di paura?
Mezzo secolo fa, molto prima di diventare una mera formula narrativa e iconografica, una delle più collaudate e abusate di tutto il cinema thriller-horror, il tòpos della wrong turn, della strada sbagliata, era un pretesto per parlare in modo profondo e terribilmente vivido di un’America che aveva perso ormai la sua innocenza. Questa è la storia di ciò che da oggi chiameremo wrong turn movie e di come ha attraversato due decenni cruciali del cinema americano.