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1967: consacrazione internazionale dello spaghetti western. Critici, registi e produttori statunitensi si trovano costretti a confrontarsi con un nuovo cinema. Il 1967 è anche l’anno che vede il maggior numero di spaghetti western lanciati alla conquista dei botteghini. Matteo Mancini esamina una a una le circa ottanta pellicole in questione, usando come filo conduttore l’ordine d’uscita nei cinema. Aneddoti, curiosità, citazioni e soprattutto un’analisi comparata di trame e contenuti accompagneranno i lettori, con sezioni dedicate alle parodie di Franco & Ciccio e alle pistolere del western all’italiana. Pag. 270
Matteo Mancini (Pisa, 1981) tirreniese d’hoc, residente davanti ai vecchi stabilimenti cinematografici Cosmopolitan, dopo una laurea in legge conseguita all’Università di Pisa, ha ottenuto svariati riconoscimenti sia in narrativa breve sia in ambito di saggistica. Pubblicato in circa quaranta antologie di piccoli editori, ha curato le antologie horror Racconti Sepolti e I Bastardi senza Storia (Foglio Letterario) oltre che alla mini antologia fantastica L’Occhio sul Crepuscolo (GDS Edizioni). Ha altresì pubblicato le antologie La Lunga Ascesa dal Mare delle Tenebre e Sulle Rive del Crepuscolo (GDS Edizioni). In ambito cinematografico ha invece dato alle stampe, sempre per Il Foglio, il fortunato Spaghetti Western vol.1 e L’Ultimo Artigiano, volume incentrato sul regista Bruno Mattei scritto assieme al trio Lupi-Gazzarrini-Marangoni.