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Il “lungo respiro” è la metafora usata da Fellini per descrivere la straordinaria versatilità di Brunello Rondi (1924-1989), un autore che si è cimentato nei più diversi campi artistici e intellettuali: la poesia, la filosofia, la musicologia, il teatro e in particolare il cinema, vissuto in veste di sceneggiatore, regista, teorico e critico.
Questo libro intende ripercorrere tutti gli itinerari, anche i più segreti, delle molteplici passioni di Rondi, che spesso si intrecciano e si motivano a vicenda. Il tentativo è quello di comporre un ritratto inedito e, per i più, sconosciuto di una personalità che ha attraversato la storia della cultura italiana del secondo Novecento con uno sguardo inquieto e vertiginoso, aperto ai più vivaci stimoli delle sperimentazioni artistiche europee e internazionali: dai saggi pioneristici su Bartók alle collaborazioni cinematografiche con Fellini, Rossellini e Pasolini.
Saggi di Roberto Curti, Pierpaolo De Sanctis, Alessio Di Rocco, Enrico Duranti, Sergio Grmek Germani, Tullio Masoni, Emiliano Morreale, Stefania Parigi, Paola Pedrazzini, Alberto Pezzotta, Davide Pulici.
Testimonianze di Giorgio Albertazzi, Barbara Bouchet, Lino Capolicchio, Roberto Leoni, Luciano Martino, Adriano Ossicini, Marina Pierro, Umberto Rondi. e che non si rimargineranno mai.agione.
370 pagine