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Nel 1988, poco prima di morire di Aids, John Holmes, il pornodivo più famoso del mondo, ha voluto scrivere questa autobiografia. È un racconto ironico, e insieme struggente, di una vita convulsa e maledetta. Una carriera iniziata casualmente nel 1965, quando la pornografia era ancora clandestina, e proseguita con l’esplosione dell’industria del sesso e la diffusione di massa dei suoi prodotti dopo il ’68. Nel 1988, poco prima di morire di Aids, John Holmes, il pornodivo più famoso del mondo, ha voluto scrivere questa autobiografia. È un racconto ironico, e insieme struggente, di una vita convulsa e maledetta. Una carriera iniziata casualmente nel 1965, quando la pornografia era ancora clandestina, e proseguita con l’esplosione dell’industria del sesso e la diffusione di massa dei suoi prodotti dopo il ’68. Holmes racconta aneddoti della sua infanzia puritana, le prime esperienze sessuali, i retroscena di alcuni film cult, i rapporti con l’ambiente della prostituzione, dello spaccio di droga, del traffico d’armi e della malavita. Con schiettezza narra anche il dramma della sua lunga e alterna tossicodipendenza e del coinvolgimento in un orrendo omicidio plurimo avvenuto in una villetta di Wonderland, nei pressi di Hollywood. Il contagio dell’Aids e il decorso della malattia favoriranno la presa di coscienza dell’aver vissuto in ambienti dominati dal desiderio di accumulare denaro e per questo disposti a trasformare in merce qualsiasi relazione umana e affettiva. Da questo libro, scritto con semplicità elegante e senza alcuna concessione al sensazionalismo, emerge la figura di un personaggio acuto e intelligente, autoironico e coraggioso, uno straordinario testimone di un pezzo di realtà del nostro tempo.