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… si giustificano così i numerosi riferimenti a celebri film che troverete in vari commenti, unitamente alle lodi dedicate a molti attori e attrici che hanno fatto grande il cinema italiano e internazionale. Per lo stesso motivo, ma di segno opposto, si spiegano quelle opinioni da me espresse in molte schede e giudicate ferenti da chi ha letto in anteprima questo libro. Non c’è stata alcuna intenzione di sottovalutare, né tantomeno di infierire gratuitamente sul lavoro di quei registi, autori di quei film che non hanno certo incontrato il favore del mio giudizio: ma un cinefilo, quando vede un brutto film, si sente tradito. E reagisce di conseguenza.
dall’introduzione di Umberto Berlenghini
… e nel riportare alla luce ormai pellicole dimenticate e da riscoprire, così questo detective privato dell’audiovisivo compie un atto d’amore verso i generi cinematografici. E leggendo le sue schede risulta difficile non provare un misto di gratitudine e gioia. Per ricordarci anche che la tv quando si occupa di cinema, lo fa con il sussiegoso imbarazzo della fantesca arricchita, quando incontra il suo vecchio padrone.
dalla postfazione di Fabio Zanello
UMBERTO BERLENGHINI (Todi, 1963). Entrato nello staff della Mikado Film nel 1990, successivamente è stato autore per la tv satellitare SAT 2000. Programmista regista per Rai Uno, Rai Tre, Radio Due, Radio Tre e Rai Educational; collaboratore di AntennaCinema, Festival del Film Musicale, Noir in Festival, dove ha realizzato le retrospettive dedicate alla tv di Stephen Frears, Robert Altman, Los Angeles Rebellion, Daniele Segre e al cinema di Elvis Presley. Suo spirito guida è Sam Peckinpah, per il quale ha curato retrospettive nel 2000 per AntennaCinema e nel 2006 per la Cineteca Comunale di Bologna dirigendo nello stesso anno il documentario Sam Peckinpah: portrait. (umbertoberlenghini@libero.it).