Ercole il divo – Dall’antica Grecia al cinema italiano degli anni Sessanta

Con Ercole il cinema italiano sfida Hollywood, compete alla pari con i colossal americani e porta i culturisti americani a Cinecittà. l’autrice analizza le trasformazioni del mito di Ercole dall’antica Grecia al cinema italiano degli anni Sessanta, dove Ercole diventa eroe preferito della Democrazia Cristiana e simbolo dell’America di Truman. Un complesso lavoro analitico e di ricerca che mette in risalto i valori della figura al di là delle utili esagerazioni capaci di renderla fenomeno di massa.

Cinema e mito classico hanno da sempre una relazione privilegiata e feconda, fin dalle prime trasposizioni filmiche di opere come l’Iliade e l’Odissea. Un eroe greco in particolare diventa beniamino del pubblico fin dalla sua prima apparizione, nel 1958: il semidio Ercole, interpretato dal culturista americano Steve Reeves. Nella fervente Cinecittà degli anni Sessanta, mito classico, sceneggiatori italiani e attori/culturisti americani si uniscono per dar vita ad un prodotto, il peplum, che ottiene incassi record e segna con le sue caratteristiche un’intera stagione cinematografica, denominata l’era dei forzuti. Ercole, il divo esplora il successo del film peplum nell’Italia del boom economico e della Hollywood sul Tevere, ne ricerca le sue origini, e analizza le condizioni socio-economiche e culturali che lo determinano, partendo dalla curiosità di come proprio il mito greco di Eracle si trasformi nel mito cinematografico di Ercole. Quali passaggi di significati si attuano dall’antico al presente, cosa si perde, cosa si acquista e cosa muta dal mito greco al nuovo mito di Ercole al cinema?