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Il post-atomico italiano rappresentò nella prima metà degli anni Ottanta l’ultimo sussulto di un cinema che non sarebbe più esistito, fondato sui generi, che deflagrerà definitivamente con la produzione hard-core e tra i rivoli delle nuove modalità di fruizione. Sullo sfondo della metafora con la situazione generale della cinematografia bis, questo saggio delinea un quadro quanto più possibile completo di un sottogenere mai totalmente sviscerato, ne ricostruisce il percorso unendo fondamentali contestualizzazioni, ricostruzioni delle trame, considerazioni su personaggi, registi, attori, produttori, interconnessioni di vario tipo, giudizi critici e d’insieme, spaziando su materiale che forse mai è stato considerato nella sua totalità e che ci dimostra, ancora una volta, le mille sfaccettature di un’industria cinematografica di cui oggi, inesorabilmente, rimane soltanto un cumulo di macerie.
Pag. 292, illustrato