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John Belushi (1949-1982) è ancora oggi ricordato per il suo talento sconfinato, ma anche per le sue scorrerie a tarda notte a suon di droga e alcol. Ma Belushi era davvero solo il Bluto di Animal House o il Jake dei Blues Brothers? Dopo la sua morte, la stampa si è quasi esclusivamente concentrata sui suoi eccessi e sul suo stile di vita indisciplinato. La moglie Judy ha sempre creduto che il personaggio pubblico descritto da giornalisti come Bob Woodward (che con Carl Bernstein aveva condotto le indagini sullo scandalo Watergate e successivamente ha scritto un libro su John), non avesse nulla a che fare con la persona affettuosa, sensibile e visionaria che aveva conosciuto e amato. Profondamente delusa e determinata a condividere un profilo veritiero di suo marito, ha scritto Samurai Widow (1990), un diario intimo, inedito in Italia, che è l’anima di questo progetto editoriale. In seguito ha scritto Belushi (2005) con Tanner Colby, una raccolta di testimonianze di amici e colleghi. Dall’unione di questi libri è nata la biografia più completa mai realizzata su John Belushi: un ritratto intimo, ma soprattutto veritiero, dell’uomo e dell’artista che ha influenzato una generazione.
Prefazione di John Landis
- Pagine: 536