I Guns N’ Roses sono sempre stati una band al di fuori del proprio tempo, gli ultimi veri giganti del rock.
La compagine di teppisti capitanata da Axl Rose sembrava uscita di prepotenza dalla scena rock delle origini, quella dei tardi anni Sessanta, annaffiata da fiumi di alcol e circondata da ogni tipo di droga. Gente pericolosa, ciò che ogni gruppo dopo i Rolling Stones ha provato a essere senza riuscirci.
“Vita come suicidio”, era questo il motto della band ai tempi in cui vivevano tutti insieme a Los Angeles. Ed è proprio lì che Mick Wall li ha frequentati ed è diventato parte della loro ristrettissima cerchia, prima che uno screzio lo portasse a essere insultato da Axl nel celebre brano “Get In The Ring”.
Ma con questo libro Mick Wall vuole celebrare l’epopea dei Guns N’ Roses come band e di Axl come frontman, raccontandone le vicende e dando loro il posto che meritano nella storia della musica: ovvero quello di una band straordinaria, senza rimorsi, che non guardava in faccia a nessuno e a cui non fregava davvero niente di ciò che pensavano gli altri.
Le ultime rockstar davvero degne di questo nome.