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Maciste, Ercole, Sansone, Ursus e gli altri Giganti Buoni del cinema italiano sono i protagonisti di questo libro che ripercorre, anche attraverso un vasto repertorio fotografico, la storia dei nostri colossi muscolosi e dal cuore d’oro e dei fenomeni politici e sociali che ne promossero l’ascesa. A partire da Cabiria (1914), quando Gabriele D’Annunzio conia il termine ”Maciste” per il ruolo interpretato dal ”camallo” genovese Bartolomeo Pagano. I forzuti del muto abbandonano gli schermi intorno al 1925 e si eclissano per riapparire nel 1957 con la riscoperta di Ercole che ha il volto (e il superbo fisico) del culturista americano Steve Reeves. I suoi film e quelli degli emuli danno il via ad una vera e propria frenesia del muscolo che riempie le palestre di tutto il Paese. I film, realizzati spesso in economia, sia pur osannati dalla critica francese, vengono demoliti da quella italiana proprio come Ercole e Sansone demoliscono le pompose scenografie di cartapesta. Il genere viene soppiantato dal macaroni-western a metà degli anni Sessanta, ma iI ”buon colosso” tornerà a far capolino nel nostro cinema negli anni Settanta con il volto (e la possanza) di Bud Spencer, l’unico vero Ercole moderno, ma anche, sia pure con risvolti del tutto autonomi, con i cloni caserecci di Rambo e Conan, negli anni Ottanta.MICHELE GIORDANO, nato a Messina nel 1951, genovese d’adozione, è inviato speciale del settimanale Chi della Arnoldo Mondadori Editore. È stato cronista al Corriere Mercantile, al TgA, a La Notte, a Noi. Ha svolto, fra le molte altre, la professione di architetto, ha pubblicato libri di settore e ha collaborato alle riviste L’Architettura e L’Arca. Appassionato di film di genere, è collaboratore di Nocturno Cinema e ha pubblicato, con Andrea Di Quarto, Moana e le altre, vent’anni di cinema porno in Italia (Gremese, 1997).