Western italiano, Il

Western italiano, Il

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Il western italiano (o ‘all’italiana’, come dicono i detrattori negli anni Sessanta) nasce in un momento di crisi del nostro Paese, quando lo slancio del miracolo economico si è esaurito. Per questo ‘Per un pugno di dollari’ di Leone e i film di Corbucci e Tessari vengono subito letti come lo specchio di una società arrivista, cinica e consumista. Ma il western italiano ha in sé anche una vocazione ribelle e terzomondista, come mostra il filone dedicato alla rivoluzione messicana inaugurato da ‘Quién sabe?’ di Damiani. E al tempo stesso ammette una declinazione ironica e comica, che esplode nel 1970 con ‘Lo chiamavano Trinità…’ caratterizzando la sua fase conclusiva. Partendo dal dibattito dell’epoca (Soldati, Moravia, Spinazzola, Kezich…), questo libro ricostruisce la ricezione di un genere complesso e dalle molte sfaccettature, evitando i pregiudizi e smontando tanti luoghi comuni. Servendosi di fonti spesso dimenticate e di riletture aggiornate, intende fare luce sul contesto culturale, il rapporto con il western americano, i modi produttivi, le innovazioni stilistiche, la diffusione al di fuori dell’Italia. (186 pagine; con immagini in b/n)

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